Il cibo del futuro è nutrirsi di semplicità

Cuochi stellati, intellettuali, esperti di marketing territoriale, designer del paesaggio, artisti e giornalisti: nel 2016, a Villa Jamele e Nuova Sala Paradiso, si è celebrato il ventunesimo Appuntamento con la Daunia, un evento attraverso il quale Peppe Zullo convoca il meglio del panorama internazionale per discutere di gusto, buona alimentazione e futuro.
Un’idea del presente e una visione sul domani che guarda al cibo come il primo elemento di una “catena alimentare” che nutre passione, arte, emozioni, sviluppo condiviso e per tutti. Peppe Zullo e il suo staff hanno convocato a Villa Jamele il meglio della cucina italiana, i migliori produttori e i cuochi più bravi del Bel Paese, chef di straordinaria creatività, i primi attori di un processo capace di sconfiggere la crisi attraverso la qualità, l’inventiva, la professionalità e l’amore per le cose ben fatte che da sempre rappresentano il marchio di maggior successo del “made in Italy”. Al centro del dibattito, la qualità delle materie prime, la necessità di tornare a realizzare e a comunicare il meglio del ‘made in Italy’ partendo dalla straordinaria ricchezza del nostro background culturale e da una filosofia che Peppe Zullo ha riassunto nel suo ‘simple food for intelligent people’. Alimentare le radici, ciò che siamo, significa lavorare sulla ricerca, sulla storia del nostro territorio, dei suoi prodotti, delle sue vocazioni più autentiche e vere, farle riemergere, nutrirle e dare alimento a uno sviluppo rispettoso delle persone, dell’ambiente in cui tutti viviamo e della nostra storia. E’ la prima volta che un privato, un cuoco-imprenditore qual è Peppe Zullo, riesce a riunire tutti i protagonisti dell’eccellenza italiana in cucina.
Il 9 e 10 ottobre 2016, nelle due giornate della rassegna del gusto dedicata al tema de “Il cibo del futuro”, a Villa Jamele e a Nuova Sala Paradiso sono arrivati giornalisti, ristoratori ed esperti della buona alimentazione da tutto il mondo: lo chef giapponese Ken Motoyoshi, la giornalista statunitense Faith Willinger, il giovanissimo Julian Karl Obererlacher, cuoco canadese proveniente da Vancouver. Il cibo del futuro è nutrirsi di semplicità, l’alimentazione deve essere sana, gustosa, il frutto di un processo produttivo e culturale basato su etica, responsabilità, tracciabilità, sostenibilità dal punto di vista ambientale ed economico. La buona nutrizione deve essere per tutti. Il tema di Appuntamento con la Daunia è stato sviluppato dagli autorevoli interventi del giornalista de L’Espresso, Oscar Buonamano; Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola; Giuseppe Savino, fondatore dell’hub rurale VaZàpp’; Giacomo Mojoli, progettista; Stefano Pecorella, presidente Parco del Gargano; Domenico Meleleo, pediatra nutrizionista; Monique Polloni, giornalista; Angelo Inglese, sarto stilista; e Ken Motoyoshi chef-ristoratore giapponese. Alla prima giornata, sono intervenuti anche Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati; Giorgio Mercuri, presidente nazionale di Fedagri; e il manager Stefano Remigi. La seconda giornata, lunedì 10 ottobre, si è svolta nelle Cantine del Paradiso, con la partecipazione di Fabio Pisani, cuoco del ristorante “Il Luogo di Aimo e Nadia”; Fofò Ferriere, gastronomo; Faith Willinger, autrice e giornalista; Ettore Varricchio, docente di qualità agroalimentari Università del Sannio; Giuseppe Cupertino, presidente Fondazione Sommelier Puglia, e il padrone di casa Peppe Zullo. A coordinare i lavori della seconda giornata ci ha pensato Gaetano Manfredonia, food and wine lover.
La Puglia è stata rappresentata al meglio dalle eccellenze dell’agroalimentare e della ristorazione non solo della Capitanata, ma anche della Terra di Bari e del Salento. Produttori e ristoratori sono arrivati anche dalla vicina Campania. Il fotoreporter e blogger Gianni Ferramosca ha immortalato con i suoi scatti d’autore l’interpretazione in cucina del cibo del futuro, con le creazioni gastronomiche dei cuochi giunti da tutta Italia. Rocco Lamparelli ha realizzato un reportage fotogiornalistico delle 48 ore orsaresi che hanno avuto vasta eco sui social con migliaia di fotografie, tweet, post e commenti pubblicati su Instagram, Facebook e Twitter con l’hashtag #acdl.
“Il cibo del futuro è e sarà la società del futuro”, ha dichiarato Fofò Ferriere, gastronomo campano apprezzato in tutto il mondo per la sua capacità di lettura di dinamiche e fenomeni legati all’alimentazione. “Il cibo deve essere primo elemento della ricerca e della ricetta della felicità”, ha spiegato Peppe Zullo. “Nelle due giornate di Appuntamento con la Daunia abbiamo celebrato anche il ‘matrimonio del futuro’ che, in senso più ampio, riguarda la costruzione di legami basati sulla reciproca fiducia, sulla solidarietà, sul lavoro comune teso al benessere del primo nucleo di una Comunità. Ecco, proprio nei luoghi in cui celebriamo la felicità e il matrimonio, siamo riusciti ancora una volta a promuovere gli esempi più felici del made in Italy. E’ un lavoro che non ci stancheremo mai di fare”.

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